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Paesi di Bagni di LuccaBrandeglio
Brandeglio

È a 640 metri sul livello del mare, per raggiungerlo bisogna prendere il bivio dalla Strada Statale del Brennero all’altezza di Pian dell’Ospedaletto, dista dal capoluogo nove chilometri. Si percepisce il fascino di Brandeglio soltanto una volta arrivati in paese e bellissimo è il panorama con Crasciana e Casabasaciana che lo guardano di fronte. Nella piazza, la più ampia dei paesi montani del Comune di Bagni di Lucca, troviamo la cappella della Madonna delle Grazie, conosciuta dai paesani col nome di “La Chiesina”, la fontana del paese con una iscrizione del latinista F. Cianelli, il monumento i caduti della Grande guerra. Il campanile, a merli ghibellini, raduna intorno a sé l’intero paese. Il nome deriva dal gentilizio romano Blandius anche se qualcuno lo vuole far derivare dal longobardo Brand, spada, di qui la spada che compare nello stemma del paese.

La storia di Brandeglio
Brandeglio è ricordato in alcune pergamene lucchesi degli anni 918, 950 e 985 come villa del plebato di San Quirico e Gulitta di Casabasciana. Fu feudo dei Lupari fino al bando della potente famiglia dal territorio del Comune di Lucca. Divenne parte della Vicaria di Val di Lima e tanto era turbolento che nel sec. XV il Vicario confinò alcuni dei suoi abitanti in Maremma. Nell’Archivio comunale sono conservati gli atti della Comunità, mentre sono dispersi gli antichi Statuti tranne uno del 1772 conservata nell’Archivio di Stato di Lucca. La chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Maria Assunta ed è a tre navate con l’antico fonte battesimale. L’organo risale probabilmente al XVII secolo ed è stato rimaneggiato, lasciando però integro il materiale fonico, nel 1902 dalla Ditta Paoli. Sotto il paese, in località Montaglioni, troviamo i ruderi della chiesa di San Michele e dello Spirito Santo detta al Santo alla Villa probabilmente l’antica parrocchiale di Brandeglio. Abitata fin dal sec. XVI da un eremita, abbisognava già in quei tempi di restauro. Era in uso andarvi in processione il giorno dopo Pentecoste ma oggi è diroccata.

Personaggi celebri
Padre Raffaello Iacomini (1785-1844), minore riformato, missionario.
Monsignor Filippo Franceschi (1924-1988) vescovo di Padova e membro della CEI Padre Filippo Maria Cioni

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