Situato a 842 metri sul livello del mare, risulta essere la frazione più alta dell’intero Comune. Dista sedici chilometri dal capoluogo. È raggiungibile da due strade: la prima partendo dai paesi della Controneria, sulla sinistra del diruto Oratorio di San Rocco, a circa 8 chilometri dal capoluogo; la secolonda partendo da Ponte a Serraglio, passando quindi, Granaiola, Pieve di Monti di Villa, Monti di Villa e da qui dirigersi verso la Chiesetta di Sant’Anna (conosciuta un tempo come Eremitorio di Foce Colonia). Alla vista Montefegatesi ci appare adagiata su uno sperone roccioso. Il suo nome sembra derivi dal colore fegato delle argille scistose presenti in gran quantità sul territorio, altri sostengono da Monte che si erge sul torrente Fegana modificando il toponimo Montefagatesi in Montefeganese.
La storia di Montefegatesi
Il nome di Montefegatesi ricorre per la prima volta in una pergamena dell’Archivio arcivescovile dell’anno 983 ed ancora in un’altra dell’anno 991: in quest’ultima il vescovo di Lucca Teudegrimo infeuda di alcuni beni posti in Montefegatesi il Visconte Fraolmo dei nobili Corvaresi di Versilia. Nel 1245 l’Imperatore Federico II concedeva Montefegatesi ai Lucchesi in compenso per la loro fedeltà e di nuovo la concessione venne rinnovata nel 1248: gli abitanti del paese avevano gli stessi diritti dei cittadini lucchesi e tutti i vantaggi che potevano derivare da tale concessione. L’importanza strategica di Montefegatesi era fondamentale quale sentinella avanzata della Repubblica sul confine con Modena. Nel 1449 Montefegatesi ottenne dalla Repubblica la concessione di separarsi dalla Vicaria Val di Lima e di essere esente da gabelle ed imposte: solo per l’amministrazione della giustizia gli abitanti di questo borgo dovevano riferirsi alla Vicaria di Coreglia. I privilegi concessi agli abitanti di Montefegatesi trovavano ragione nella posizione geografica del paese: indispensabile avamposto in eventuali guerre contro il Ducato di Modena o contro il Granducato di Toscana. Nel 1539 Montefegatesi fu riunito alla Vicaria della Val di Lima pur mantenendo intatte le concessioni e le autonomie di cui godeva. Nel 1613 durante la guerra fra Lucca e Modena il paese fu sottoposto ad incendi e razzie da parte delle soldatesche estensi. Il paese si resse con propri Statuti fino alla soppressione della Vicaria che avvenne nell’anno 1802. Conserviamo due registri di Statuti, il primo risalente al secolo XVI ed il secolondo dell’anno 1740. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Frediano Vescovo e la sua origine risale al XIII secolo Molti sono stati i rifacimenti il più consistente dei quali risalente al 1771, che vide l’ampliamento della chiesa alle dimensioni attuali. L’organo al suo interno ha incisa la data a penna 1798. Sotto la loggia della sacrestia è stata allestita una piccola e deliziosa galleria di reperti archeologici. L’originalità e la particolarità di Montefegatesi si ritrova nella corrente del libero pensiero, un movimento di origine massonica che si diffuse in molte famiglie tramite gli emigranti. Il Libero Pensatore viene conosciuto solo in occasione del suo funerale che si svolge in forma strettamente laica senza la celebrazione dei riti funebri, ma bensì con l’accompagnamento al cimitero con la bara coperta dalla bandiera dell’Associazione del libero pensiero. Montefegatesi ha inoltre dedicato un monumento a Dante Alighieri posto alla sommità del paese. Fu eretto nel 1908 con il denaro raccolto fra gli emigranti di Montefegatesi in America. Il busto è opera dello scultore lucchese F. Petroni. Dal luogo ove è posta la scultura è possibile ammirare un bellissimo panorama con i monti del Rondinaio, delle Tre Potenze, il Mosca, il Pratofiorito e il Coronato. Altra caratteristica del paese di Montefegatesi è che fra gli abitanti, specialmente i più anziani, vi è una non comune conoscenza della letteratura classica legata ai testi di Omero, Virgilio, Dante, Ariosto praticata e acquisita durante le veglie invernali. Retaggio di queste letture sono i nomi di battesimo di molti abitanti: Anchise, Aiace, Creso, Egeo, ecc. Monumenti a Garibaldi e Vittorio Emanuele.
Personaggi celebri
Domenico Batoli (1629-1698), in Arcadia Bacchilide Achenio, autore di canzoni, odi ed inni.